Giulio Pippi De Iannuzzi, noto come Giulio Romano, nato a Roma probabilmente nel 1492, fu il più celebre e dotato allievo di Raffaello. A Mantova, dove giunse per intercessione di Baldassarre Castiglione nel 1524, trovò una seconda patria, divenendo eccezionale interprete delle ambizioni del Duca Federico II Gonzaga.
Proprio la città di Mantova a partire dal 6 ottobre 2019 sino al 6 gennaio 2020, sarà sede a Palazzo Ducale e a Palazzo Te di due grandi mostre dedicate all’artista.
A Palazzo Ducale si svolgerà la rassegna Con nuova e stravagante maniera. Giulio Romano a Mantova che intende illustrare la figura del pittore romano e la sua “maniera” di fare arte. La mostra si svolgerà nei maestosi ambienti di Corte Nuova, affrescati dal pittore e dalla sua scuola, e illuminerà il ruolo di Giulio pittore, architetto e designer.
Il cuore della mostra saranno 72 disegni provenienti dal Département des Arts Graphiques del Museo del Louvre, con cui lo spettatore potrà ripercorrere la carriera di Giulio Romano, dagli esordi a Roma a fianco di Raffaello, fino all’apoteosi mantovana, ammirandone la personalità versatile e poliedrica. Non solo: ci saranno anche dipinti, stampe, maioliche e ulteriori disegni provenienti da diversi musei italiani e internazionali (tra cui l’Albertina di Vienna, il Victoria & Albert Museum di Londra, la Royal Collection a Windsor Castle) .
Un’altra importante mostra è prevista contemporaneamente a Palazzo Te, il titolo stesso è di per sé molto accattivante, Giulio Romano: Arte e Desiderio . Le opere esposte, tra cui I Due Amanti, proveniente dall’Ermitage, e il Ritratto di Cortigiana, dal Puskin di Mosca, metteranno in evidenza la relazione fra le immagini di soggetto erotico prodotte nella prima metà del ‘500 in Italia e le invenzioni figurative antiche, sculture e bassorilievi in particolare.
Il tema della mostra, è strettamente connesso al luogo che la ospita. Soggetti erotici e storie amorose sono infatti ricorrenti nelle sale di Palazzo Te, capolavoro indiscusso della carriera artistica di Giulio Romano: si vedano, per esempio, le vicende di Bacco e Arianna affrescate nella sala delle Metamorfosi; o la passione dire David perla bella Betzabea che prende forma nella Loggia di Davide; e soprattutto la tormentata storia di Amore e Psiche che si snoda sulle pareti e sul soffitto della sala omonima. Molteplici sono anche i riferimenti all’interno del palazzo alla storia d’amore ,in questo caso terrena e contemporanea, tra Federico II Gonzaga e Isabella Boschetti.
Un grande artista, e due grandi mostre vi aspettano a Mantova, nella splendida cornice della Reggia dei Gonzaga e nel Palazzo dei lucidi inganni.
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